La Procura di Milano ha chiesto una condanna a un anno e otto mesi per Chiara Ferragni nell’ambito del processo sul caso Pandoro.
Solamente alcune settimane fa aveva fatto parlare per il look scelto alla prima udienza in Tribunale sul caso Pandoro. Ora Chiara Ferragni è tornata nell’occhio della stampa per la decisione della Procura di Milano di richiedere per lei una condanna a 1 anno e 8 mesi nell’ambito del processo sul caso Pandoro Pink Christmas e sulle uova di Pasqua.

Chiara Ferragni: chiesta condanna a 1 anno e 8 mesi
Secondo quanto si apprende dai principali organi di stampa, la Procura di Milano ha chiesto una condanna a un anno e otto mesi per Chiara Ferragni nell’ambito del processo, celebrato con rito abbreviato, sulle presunte irregolarità legate al Pandoro Pink Christmas e alle uova di Pasqua. La richiesta è arrivata da parte del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli, che hanno contestato all’imprenditrice digitale e ad altri due imputati il reato di truffa aggravata in relazione alle iniziative commerciali al centro dell’inchiesta.
Il procuratore aggiunto ha chiesto la condanna sempre a un anno e otto mesi anche per colui che ai tempi della querelle era il braccio destro della Ferragni, ovvero Fabio Maria Damato. Per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia, invece, chiesto un anno. Da quanto si apprende, la prossima udienza dovrebbe tenersi il 5 dicembre.
La difesa dell’influencer sul caso
Sulla vicenda, la Ferragni ha sempre sostenuto la propria buona fede. Nel corso dell’udienza, la stessa influecer ha reso dichiarazioni spontanee ribadendo la propria posizione e sottolineando come “tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in buona fede, nessuno di noi ha lucrato”. Va precisato come sul fronte amministrativo, la Ferragni abbia effettuato donazioni per 3,4 milioni di euro e la sua difesa interverrà in aula alla prossima udienza.